Si presuppone che una università non faccia discriminazioni di età soprattutto non nel caso di assegnazione di ricercatore ,docente(e già qui avremmo di che discutere), ma su un assegno di ricerca poi…
Invece (vedi figura) all’articolo 4…
“Art. 4 – Requisiti per l’ammissione alla selezione
Possono partecipare alla selezione pubblica del presente bando di concorso coloro che siano in possesso dei
seguenti requisiti:
Progetto di ricerca:
a) Massimo 40 anni di età;
b) Laurea vecchio ordinamento/Laurea Specialistica/Laurea Magistrale, o titolo equivalente conseguito
all’estero;
c) Adeguato curriculum scientifico-professionale idoneo per lo svolgimento di attività di ricerca;
d) Documentata attività di ricerca, di durata non inferiore ai due anni, presso soggetti pubblici e privati con
contratti, borse di studio o incarichi.”
In più ,e questo è veramente eclatante sapete su che cosa verte l’assegno di ricerca?
Il titolo “l’influenza dei media nei processi di costruzione di una società gender inclusive” sulla base del progetto finanziato dalla Commissione Europea “GEMINI – Gender Equality through Media Investigation and New Training Insights”
Parto quindi dall’obiezione che si farà alle nostre considerazioni (sotto): qui si parla di gender inclusive non di age inclusive. In più il progetto riguarda un’ indagine prettamente a livello giovanile.
Quindi inclusività di genere ma non di età, quindi ricerca che possono fare solo under40 su giovani ma non over40.
Non è forse AGEISM? magari fatto in buona fede ,vedi sopra alla voce obiezioni. Il fatto è che comunque esiste l’ageism anche se è così “istituzionalizzato” a tal punto che quasi non ci si accorge fino al momento che devi cercare lavoro….